Negra Bernhard
born in Banja Luka, Bosnia-Herzegovina, on January 11th in 1986, Negra Bernhard migrated to Austria with her family in 1992. From 2017 to 2022, Bernhard studied at the Academy of Fine Arts Vienna with Prof. Daniel Richter. She lives and works in Baden near Vienna.
Artist’s engagement with painting as an inventory of what is going on in and around her, as well as in what is out there in the world, oscillates equally between sarcasm, insecurity and alienation towards the world in which we live. Her painting is a penetration into another dimension of existence, into a space of its own, where she can mess with, but also cut the world, like the eternal shedding of a snake in the cycle of being. The psychologically intellectual content can sometimes be interpreted as autobiographical, but in a broader sense it can be read as a mirror of a subjectively perceived state of the world and often also deals with political topics besides childhood memories, personal life experience and dreams. What interests Negra Bernhard is the interplay and interconnectedness of it all. Her work is primarily about reflecting the hallucinatory tension between these internal and external states of being in order to distort perception and create psychedelic visions that evoke the dreamlike, often in the form of mystical, nocturnal dreamscapes populated by wolves, foxes, and jackals, animals that appear as symbolic figures of isolation, transformation, and yearning. Basically, the focus is on people and their sensitivities. Lonesome and longing to howl at the full moon with other canines. In the broadest sense, it is also simply put about the brokenness of society and painting as one of the means in the fight against it, a form of coping mechanism that peaks in a disorienting, emotionally charged space with the aim to synthesize all elements into an introspective, otherworldly visual language that transcends reality.
Nata a Banja Luka, Bosnia-Erzegovina, l'11 gennaio 1986, Negra Bernhard emigra in Austria con la sua famiglia nel 1992. Dal 2017 al 2022, Bernhard ha studiatoall'Accademia di Belle Arti di Vienna con il Prof. Daniel Richter. Vive e lavora a Baden vicino a Vienna. Negra Bernhard è rappresentata dalla galleria Smolka Contemporary di Vienna, SAV di Los Angeles e MLZ Art Dep di Trieste. Nel suo linguaggio, che oscilla equamente tra sarcasmo, insicurezza e l'alienazione dell'individuo nello spazio sociale, descrive accadimenti personali e circostanze esterne. La sua pratica pittorica penetra in un'altra dimensione, distante dal reale, uno spazio tutto suo, dove giocare a sezionare il mondo, la natura e le persone. Il contenuto è allo stesso tempo il risultato di interpretazioni autobiografiche, ma in senso più ampio, è specchio di uno stato universale che l'artista percepisce attraverso l'informazione politica, mescolata alle esperienze della sua infanzia, in una dimensione che divaga nell'onirico. La tensione allucinatoria provocata dalla fusione dell'inconscio e del reale, distorce la percezione creando visioni psichedeliche che evocano il subliminale, spesso sotto forma di paesaggi mistici e notturni, popolati da lupi, volpi e sciacalli, animali che appaiono come figure simboliche di isolamento, trasformazione e desiderio. La disgregazione e l'alienazione dell'individuo nel blocco sociale, decscritte attraverso la pittura nei sui lavori, offrono all'artista un mezzo di difesa alla realtà, come si vede nell'opera simbolica Night Rush, in cui l'artista impugna il pennello come fosse un'arma con cui proteggere se stessa e chi ama. Il meccanismo di coping culmina in uno spazio disorientante ed emotivamente carico che ha l'obiettivo di sintetizzare gli elementi del reale, portandoli in uno spazio introspettivo, trascendente dove potersi difendersi dal mondo.